Osteoporosi e menopausa: l'importanza della prevenzione

Osteoporosi e menopausa: l'importanza della prevenzione

Editato da: Alice Cattelan il 13/07/2023

In Italia, l'80% delle donne in menopausa è colpito da osteopenia, una condizione precursora dell'osteoporosi: ne parliamo in questo articolo con il Dott. Marco Salvatores, specialista in Ostetricia e Ginecologia

La patologia delle "ossa porose

A partire dai 40 anni, con l'arrivo della menopausa, si verifica una degenerazione della massa ossea che può portare a questa patologia: studi statistici specifici condotti in Italia riportano che dopo i 50 anni l'osteoporosi colpisce: 1 donna su 3.

L'osteoporosi è caratterizzata da una riduzione della massa ossea, alterazione del muscolo scheletrico e diminuzione delle componenti minerali come calcio, fosforo, magnesio, zinco. Le persone affette da questa patologia sono a rischio elevato di fratture anche a seguito di traumi minori e ciò è principalmente dovuto alla debolezza strutturale dell'osso che non riesce a sostenere il carico.

Come riconoscere l’osteoporosi?

In alcuni casi è possibile individuare i sintomi dell'osteoporosi, mentre in altri, purtroppo, la malattia viene rilevata solo dopo la comparsa di fratture improvvise Le fratture possono interessare principalmente:

  • le vertebre
  • il femore
  • il polso
  • l'omero
  • la caviglia.

I pazienti affetti da osteoporosi in fase avanzata possono sperimentare i seguenti sintomi:

  • dolore osseo e muscolare, soprattutto mal di schiena intenso;
  • incurvamento della colonna vertebrale con postura curva;
  • riduzione della statura.

L'osteoporosi spesso è una malattia silenziosa poiché le ossa diventano fragili nel tempo senza presentare sintomi evidenti. Tuttavia, una caduta improvvisa, anche se non traumatica, può causare una frattura significativa.

Perché le donne in menopausa sono più colpite dall'osteoporosi?

Le donne in età avanzata subiscono una maggiore riduzione della massa ossea a causa della diminuzione degli estrogeni che si verifica con l'arrivo della menopausa. Gli estrogeni svolgono un ruolo fondamentale per la salute delle ossa nel riassorbimento di calcio, nella conversione della vitamina D e nell'incremento della sintesi di calcitonina, un ormone prodotto dalle cellule della tiroide che favorisce l'assorbimento di calcio.

Nelle donne in menopausa, questa condizione si verifica in modo più accelerato, soprattutto in caso di menopausa precoce (prima dei 45 anni). Oltre alle caratteristiche fisiologiche delle ossa nelle donne e agli squilibri ormonali, l'osteoporosi può essere causata da:

  • mancanza di attività fisica regolare;
  • uso eccessivo di farmaci come antinfiammatori e immunosoppressori;
  • carenza di nutrienti utili per le ossa nella dieta alimentare;
  • abuso di alcol, zucchero e caffeina;
  • immobilizzazione prolungata a causa di ricoveri;
  • magrezza eccessiva.

L'osteoporosi influisce anche sull'aspetto psicologico delle donne, poiché può comportare una perdita di indipendenza e una significativa riduzione della qualità della vita. Studi clinici dimostrano che le donne affette da questa patologia possono soffrire di ansia, depressione e isolamento sociale.

La prevenzione dell'osteoporosi: è possibile?

La prevenzione dell'osteoporosi è possibile attraverso un cambiamento dello stile di vita e l'adozione di abitudini sane, sia per le donne che per gli uomini, prima dell'età a rischio. L'attività fisica è al centro della prevenzione. La mobilità aiuta a stimolare meccanicamente le ossa, garantendo una maggiore densità e compattezza.

La dieta riveste un ruolo fondamentale e, per tutta la vita, è importante che le donne assumano regolarmente:

  • calcio da fonti come latte e derivati;
  • fosforo presente in cacao, soia e orzo;
  • vitamina D presente in pesce ricco di omega 3, fegato di merluzzo, tuorlo d'uovo, funghi e olio;
  • vitamina K presente in spinaci, lattuga, cime di rapa, broccoli, cavolo, ecc;
  • magnesio presente in noci, mandorle, legumi e cereali integrali.

Al contrario, è necessario limitare:

  • il consumo di proteine;
  • l'assunzione di sale e cibi salati e insaccati;
  • il consumo di zucchero, soprattutto nei dolci;
  • il consumo di caffè, bevande energetiche e tè.

È anche importante esporsi alla luce solare per favorire la sintesi della vitamina D. Studi clinici confermano che mantenere buoni livelli di vitamina D dopo i 30 anni è utile per prevenire l'insorgenza dell'osteoporosi a 50 anni.

Ginecologia e Ostetricia a Aosta